Dal 22 maggio 2023, i Giudici di Pace e i rispettivi cancellieri inizieranno le attività formative per l’utilizzo degli strumenti telematici, in vista dell’avvio del deposito telematico degli atti, programmato per il prossimo 30 giugno, secondo quanto previsto dall’art. 35, comma 3, del d.lgs. n. 149/2022 (modificato dalla l. n. 197/2022).
La Direzione Generale dei Servizi di Informazione e Automazione (DGSIA) ha precisato che la fase sperimentale coinvolgerà giudici, avvocati e cancellieri nell’esperimento del flusso completo del deposito telematico per gli uffici del Giudice di Pace.
La sperimentazione avverrà con l’utilizzo ibrido del canale telematico e cartaceo. Gli avvocati partecipanti dovranno effettuare il deposito telematico e successivamente completarlo con la presentazione del deposito cartaceo entro i termini previsti dal procedimento.
Al momento dell’accettazione del deposito telematico, la cancelleria dovrà scaricare l’evento di deposito sull’applicativo di registro (SIGP). In tal modo, all’evento sarà associato il deposito telematico, che sarà comunque presentato in formato cartaceo dagli avvocati. Nel documento depositato telematicamente, dovrà essere attestata la conformità all’originale cartaceo redatto dall’avvocato depositante.
Ad ogni modo, in questa fase i depositi effettuati dagli avvocati saranno completati esclusivamente mediante la presentazione dell’originale cartaceo presso la segreteria della cancelleria competente. I depositi dovranno essere trasmessi tramite i gestionali o i redattori atti che utilizzano gli schemi atto (.xsd) specificamente previsti per gli uffici del Giudice di Pace, i quali sono già da tempo pubblicati sul Portale dei Servizi Telematici. L’utilizzo di altri schemi atto, inclusi quelli in uso presso i Tribunali, potrebbe causare errori di sistema.
Daniele Giordano
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