La Commissione europea, attraverso un comunicato stampa di ieri, 16 febbraio, annuncia la piena applicazione del Digital Services Act (DSA), Regolamento (UE) 2022/2065, a partire da oggi 17 febbraio, mirato a garantire un web più sicuro, equo e trasparente per gli utenti dell’Unione Europea.
Tutte le piattaforme on-line nell’UE, ad eccezione delle piccole e micro imprese con meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro, sono ora tenute ad attuare misure per:
- fornire agli utenti strumenti per segnalare contenuti illegali e collaborare con “segnalatori di fiducia”;
- proteggere i minori, vietando pubblicità basate sulla profilazione o sui loro dati personali;
- fornire agli utenti informazioni trasparenti sulle pubblicità visualizzate;
- vietare pubblicità basate su dati sensibili;
- motivare le decisioni di moderazione dei contenuti e renderle accessibili tramite il database di trasparenza DSA;
- offrire un meccanismo di reclamo per contestare le decisioni di moderazione dei contenuti;
- pubblicare annualmente un rapporto sulle procedure di moderazione dei contenuti;
- presentare termini e condizioni chiari e includere i parametri principali dei sistemi di raccomandazione dei contenuti;
- designare un punto di contatto per autorità e utenti.
Il DSA si applica anche ai servizi di hosting e agli intermediari on-line, non solo alle piattaforme on-line. La Commissione ricorda che il DSA è già in vigore per 19 grandi piattaforme on-line e motori di ricerca designate, mentre altre tre hanno tempo fino alla fine di aprile per conformarsi agli obblighi più severi.
Le piattaforme non designate saranno supervisionate da un coordinatore nazionale dei servizi digitali (DSC). Questi coordinatori saranno il punto di riferimento per i reclami degli utenti, certificheranno i meccanismi di ricorso, valuteranno i segnalatori di fiducia e avranno poteri investigativi ed esecutivi.
Inoltre, la Commissione istituirà un Comitato europeo per i servizi digitali per garantire l’applicazione uniforme del DSA e pubblicherà orientamenti sulle misure di mitigazione del rischio per i processi elettorali entro marzo 2024, avviando una consultazione pubblica sull’atto delegato per l’accesso ai dati.
Daniele Giordano
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