Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, con il parere favorevole dell’AGID, ha pubblicato l’executive summary della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale (premere qui per leggerlo), delineando una serie di azioni per favorire la crescita e la transizione digitale del nostro Paese.
Tale strategia à mirata a non subire passivamente lo sviluppo tecnologico, ma a integrarlo attivamente, in sinergia con la comunità internazionale ed europea, utilizzando strumenti e regole in linea con principi etici e di responsabilità sociale. L’intelligenza artificiale potrà diventare dunque un elemento trainante della trasformazione digitale sia nella Pubblica Amministrazione che nelle imprese.
La strategia si articola in quattro macroaree:
1. Ricerca
2. Pubblica Amministrazione
3. Imprese
4. Formazione
Ricerca
Gli obiettivi della strategia in questa direttrice includono:
- consolidare l’ecosistema italiano mediante il rafforzamento di iniziative esistenti come il partenariato esteso sull’intelligenza artificiale;
- promuovere la collaborazione tra diverse competenze e finanziare progetti di ricerca;
- attrare e trattenere talenti;
- sviluppare modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) italiani, in conformità con i valori e le normative europee;
- finanziare la ricerca fondamentale e interdisciplinare.
Pubblica Amministrazione
Le azioni previste includono:
- la definizione di specifiche linee guida per l’adozione dell’intelligenza artificiale;
- il procurement e lo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale nella P.A.;
- l’adozione di progetti pilota per la semplificazione dei servizi per cittadini e imprese.
Imprese
Le azioni previste includono:
- sostenere le aziende ICT che sviluppano tecnologie di intelligenza artificiale, attraverso misure di supporto per gestire la conformità normativa e la certificazione;
- incentivare l’accesso alle sandboxes previste nell’AI Act per la sperimentazione di soluzioni innovative.
Secondo la strategia nazionale, è essenziale sostenere lo sviluppo e l’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale, prevedendo un fondo finanziario dedicato a iniziative progettuali specifiche promosse da reti di imprese o singole imprese. Questo supporto sarà accompagnato da altri strumenti, come corporate venture, private equity e voucher per l’innovazione. La strategia sottolinea l’importanza di sostenere lo sviluppo di start-up nell’IA, attraverso un fondo specifico rivolto a nuove imprese ad alto contenuto di innovazione.
Formazione
Le azioni previste includono:
- percorsi di avvicinamento all’IA nelle scuole;
- il potenziamento dell’offerta universitaria, incluso il Dottorato Nazionale in intelligenza artificiale, e programmi di upskilling e reskilling per lavoratori;
- iniziative di alfabetizzazione per la cittadinanza.
La strategia identifica due fattori abilitanti che costituiscono la cornice entro cui devono essere dispiegate le iniziative nelle diverse macroaree:
- le infrastrutture;
- le azioni per l’attuazione, il coordinamento e il monitoraggio della strategia.
Le azioni infrastrutturali includono la creazione di un repository di dataset e modelli e il potenziamento delle infrastrutture di rete per l’intelligenza artificiale.
Per quanto riguarda l’attuazione, il coordinamento e il monitoraggio della strategia, è prevista l’istituzione di una Fondazione per l’intelligenza artificiale, nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la responsabilità di coordinare le azioni strategiche, gestire un fondo dedicato e monitorare l’implementazione della strategia, con l’obiettivo di un miglioramento continuo.
Il documento rappresenta uno strumento per fare dell’intelligenza artificiale un motore di innovazione, con significative ricadute attese sulla competitività e l’efficienza delle imprese e della P.A., nel rispetto della protezione dei dati personali, della sicurezza e della sostenibilità.
Daniele Giordano
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