Modificate le regole tecniche del PTT: niente firma digitale sugli allegati al ricorso ed ammesso il formato .EML

Tempo di lettura stimato:1 Minuti, 16 Secondi

Dopo quasi un anno e mezzo dalla presentazione dei pareri del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria e del Garante per la protezione dei dati personali, il nuovo Direttore del Dipartimento delle Finanze ha emanato un decreto che introduce importanti innovazioni nel Processo Tributario Telematico, attese da tempo dalle parti processuali e utili per semplificare le operazioni di caricamento e deposito degli atti processuali.

In particolare, molte voci si erano sollevate chiedendo di eliminare l’obbligo di firma digitale su tutti gli allegati, a volte numerosi, al ricorso principale, e di poter presentare le ricevute della PEC nel loro formato originale EML, per evitare contestazioni sulla loro validità e integrità dopo la trasformazione in PDF.

Il decreto soddisfa finalmente tali richieste e, con la sua entrata in vigore, tutti gli allegati al ricorso potranno essere presentati senza la firma digitale, ed inoltre le ricevute di posta elettronica, sia certificata che non, potranno essere depositate nel formato originale .EML, a condizione di rispettare le altre prescrizioni previste per la validità dei file digitali, come quelle sul formato dei file utilizzati e sulla mancanza di elementi attivi, come macro o campi variabili, o collegamenti ipertestuali. Inoltre, il decreto riafferma la possibilità di firmare digitalmente i documenti PDF con la firma PADES e stabilisce che, in caso di più firme sugli atti, sarà sufficiente la validità di una sola di esse per consentirne il deposito. Infine, viene chiarito che i file non conformi alle regole non saranno accettati dal sistema già in fase di caricamento nella Nota di deposito.