Ieri, 13 aprile 2023, il Garante per la protezione dei dati personali (Garante per la privacy) ha preso posizione su due casi in cui due banche hanno limitato l’accesso dei clienti ai propri dati personali pubblici, facendo riferimento alla normativa antiriciclaggio.
Le banche hanno fornito solo informazioni anagrafiche e bancarie, tralasciando ulteriori dettagli, motivando tale decisione con la normativa antiriciclaggio e l’indagine conclusa con una sentenza della Cassazione. Tuttavia, il Garante per la privacy ha ritenuto tale comportamento illecito.
Secondo il Garante, non vi erano motivi validi per limitare il diritto di accesso, poiché le informazioni erano di pubblico dominio, accessibili liberamente on-line attraverso articoli di stampa e la sentenza della Corte di Cassazione. Pertanto, l’accesso a tali informazioni non avrebbe compromesso gli interessi tutelati dalla normativa antiriciclaggio.
Il Garante per la privacy ha sostenuto che il diritto di accesso ai propri dati personali non può essere limitato quando si tratta di informazioni di pubblico dominio che non pregiudicano le attività di contrasto al riciclaggio di denaro.
Daniele Giordano
Ultimi post di Daniele Giordano (vedi tutti)
- Lo Studio Legale Nappi diventa sede dell’Osservatorio Italiano sul Diritto delle Nuove Tecnologie - 3 Giugno 2025
- L’Avv. Nicola Nappi è il nuovo Presidente dell’Osservatorio Italiano sul Diritto delle Nuove Tecnologie - 28 Maggio 2025
- Pubblicata la relazione annuale ACN 2024 - 14 Maggio 2025
- Garante Privacy e modello “Pay or Ok”: la consultazione pubblica che può ridefinire l’equilibrio tra consenso e monetizzazione - 14 Maggio 2025
- Obbligo di alfabetizzazione in materia di Intelligenza Artificiale: cosa cambia dal 2025 - 14 Maggio 2025