Eccezioni e limitazioni ai diritti patrimoniali per i software e le app messi a disposizione del pubblico

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In via generale qualsiasi utilizzazione di un’opera dell’ingegno dev’essere autorizzata dall’autore o dal soggetto che abbia da questi acquisito i diritti patrimoniali sull’opera, e questo, dunque, vale anche per i software e le app messi a disposizione del pubblico via Internet.

Tuttavia, la legge sul diritto d’autore prevede alcuni casi in cui l’utilizzazione dell’opera non soggiace al consenso dell’autore ma può essere liberamente effettuata. Tali casi di eccezioni e limitazioni ai diritti patrimoniali dell’autore sono previsti dall’ art. 65 al 71decies della legge sul diritto d’autore, e sono volti a garantire la possibilità di un libero utilizzo dell’opera protetta.

Nello specifico, tra le principali attività che non necessitano del previo consenso dell’autore si possono annoverare:

    • la riproduzione di singole opere o brani di opere per uso personale degli utenti, purché fatta a mano o con mezzi non idonei a spaccio o diffusione dell’opera del pubblico;
    • la fotocopia di opere esistenti nelle biblioteche accessibili al pubblico nel limite del 15% di ciascun volume per uso personale;
    • la riproduzione temporanea e parte integrante di un procedimento tecnologico, di un’opera eseguita all’unico scopo di consentire la trasmissione in rete tra terzi, con l’intervento di un intermediario;
    • il prestito di opere contenute nelle biblioteche dello Stato, ai fini esclusivi di promozione culturale e studio personale;
    • il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico, se effettuati per uso di critica o di discussione, di insegnamento o ricerca e non per usi commerciali;
    • la riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi effettuata da una persona fisica per uso esclusivamente personale. Sul punto l’art. 71 quinquies l.dir. aut. specifica che i titolari del diritto che abbiano apposto misure tecnologiche di protezione sono tenuti alla loro rimozione per poterla consentire liberamente.

Tali facoltà, però, non sembrerebbero ben applicarsi (non tutte, perlomeno) alla natura intrinseca di un software o di un’app, ma l’art. 71nonies l. dir. aut. viene in soccorso prevedendo che le eccezioni e limitazioni ai diritti patrimoniali d’autore, quando sono applicate ad opere o ad altri materiali protetti dal luogo e nel momento scelto individualmente, non devono essere in contrasto con lo sfruttamento normale delle opere o degli altri materiali, né arrecare un ingiustificato pregiudizio agli interessi dei titolari.

Tale principio costituisce un limite di ordine generale per qualunque utilizzazione libera delle opere dell’ingegno nell’ambito di Internet, e dunque anche per l’utilizzazione libera dei software e delle app

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Nicola Nappi

⚖️ Diritto commerciale, assicurativo, bancario, delle esecuzioni, di famiglia. Diritti reali, di proprietà, delle locazioni e del condominio. IT Law. a Studio Legale Nappi
*Giurista, Master Universitario di II° livello in Informatica Giuridica, nuove tecnologie e diritto dell'informatica, Master Universitario di I° livello in Diritto delle Nuove Tecnologie ed Informatica Giuridica, Corso di Specializzazione Universitario in Regulatory Compliance, Corso di Specializzazione Universitario in European Business Law, Corso di Perfezionamento Universitario in Criminalità Informatica e Investigazioni digitali - Le procedure di investigazione e di rimozione dei contenuti digitali, Corso di Perfezionamento Universitario in Criminalità Informatica e Investigazioni digitali - Intelligenza Artificiale, attacchi, crimini informatici, investigazioni e aspetti etico-sociali, Master Data Protection Officer, Consulente esperto qualificato nell’ambito del trattamento dei dati.