COMPENSO AVVOCATO: lecito il patto che preveda un premio in caso di esito favorevole della controversia (cd. palmario)

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Non integra la fattispecie del patto di quota lite la pattuizione che preveda due distinti criteri di determinazione del compenso dell’avvocato applicabili nell’ipotesi di esito negativo, o positivo ma non definitivo, nonché nell’ipotesi di esito positivo, in forza di sentenza definitiva o di transazione della causa.

Si tratta di criteri destinati ad operare in via tra loro alternativa a seconda del verificarsi dell’uno o dell’altro presupposto che sono tra loro inconciliabili, il che però non significa che l’attività dell’avvocato non sia destinata ad essere remunerata in ogni caso, anche laddove il giudizio si concluda in senso sfavorevole al proprio assistito.

Se è vero che ciò sarebbe di per sé sufficiente a rendere lecita la pattuizione del compenso, va anche detto che il riconoscimento di un maggior compenso rispetto a quello comunque garantito, dunque non in sostituzione bensì in aggiunta al compenso base in caso di esito favorevole, integra la fattispecie (sicuramente lecita) del cosiddetto palmario.

Sulla somma dovuta a titolo di onorario spettano gli interessi legali di mora ex art. 1284, comma 4, c.c., a decorrere dalla data della domanda giudiziale, nella specie corrispondente a quella del deposito della comparsa di costituzione e risposta, con la quale è stata proposta la domanda riconvenzionale di pagamento dei compensi.

Questo il principio espresso dal Tribunale di Verona, Giudice Monica Attanasio, con la sentenza del 23 febbraio 2022.

Per ulteriori approfondimenti in materia si rinvia ai seguenti contributi pubblicati in Rivista:

COMPENSO AVVOCATO: IL PALMARIO DEVE ESSERE CONCORDATO PER ISCRITTO CON IL CLIENTE

IN MANCANZA DI PATTUIZIONE SCRITTA LA PRETESA SI QUALIFICA COME PATTO DI QUOTA LITE

Sentenza | Cassazione civile Sez. II, Pres. Bucciante – Rel. Falaschi | 28.06.2017 | n.16214

https://www.expartecreditoris.it/provvedimenti/compenso-avvocato-il-palmario-deve-essere-concordato-per-iscritto-con-il-cliente

COMPENSI AVVOCATI: COMMETTE ILLECITO DISCIPLINARE L’AVVOCATO CHE CHIEDE UN ONORARIO SPROPOSITATO

L’ALEATORIETÀ DELL’ACCORDO QUOTALIZIO NON ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI VALUTARNE L’EQUITÀ

Sentenza | Cassazione civile, Sezioni Unite | 25.11.2014 | n.25012

https://www.expartecreditoris.it/provvedimenti/compensi-avvocati-commette-illecito-disciplinare-l-avvocato-che-chiede-un-onorario-spropositato?swcfpc=1