E’ possibile rivendere gli e-book “usati”?

La risposta sembrerebbe proprio essere affermativa. A tentare di rispondere a questo quesito è Nicola Nappi in una sua recente pubblicazione su Altalex, nella quale commenta la sentenza della Grande Sezione della Corte di Giustizia Europea n. C-128/11, del 3 luglio 2012. 

La questione è di particolare interesse in quanto se per un libro cartaceo è senz’altro semplice individuare i segni di usabilità (si pensi all’ingiallimento naturale della carta, all’aumento del volume dovuto all’aria tra le pagine, alle orecchiette, ecc.) non lo è affatto per un e-book, che anzi, una volta entrato nella disponibilità del venditore di “seconda mano” (o di “secondo click”?) si presenterebbe perfettamente come nuovo.  

Ciò non toglie che i successivi acquirenti di un e-book possano essere dei “legittimi acquirenti”, soprattutto se si considera il fatto che il titolare del diritto d’autore possa o meno, attraverso apposite disposizioni contrattuali, opporsi alla rivendita dell’opera.

<<Risulta evidente, infatti, che con questa pronuncia la Corte voglia creare i presupposti per regolare l’ipotetica nascita di un mercato dell’usato dei software, anche di tipo client/server, la qual cosa non dovrebbe destare stupore alcuno, essendoci stata analoga conseguenza anche per le altre opere dell’ingegno (si pensi, ad esempio, al mercato dei libri o dei film usati)>>.

Nicola Nappi

#ITLAW

Informazioni sull’autore:

The following two tabs change content below.

Nicola Nappi

⚖️ Diritto commerciale, assicurativo, bancario, delle esecuzioni, di famiglia. Diritti reali, di proprietà, delle locazioni e del condominio. IT Law. a Studio Legale Nappi
*Giurista, Master Universitario di II° livello in Informatica Giuridica, nuove tecnologie e diritto dell'informatica, Master Universitario di I° livello in Diritto delle Nuove Tecnologie ed Informatica Giuridica, Corso di Specializzazione Universitario in Regulatory Compliance, Corso di Specializzazione Universitario in European Business Law, Corso di Perfezionamento Universitario in Criminalità Informatica e Investigazioni digitali - Le procedure di investigazione e di rimozione dei contenuti digitali, Corso di Perfezionamento Universitario in Criminalità Informatica e Investigazioni digitali - Intelligenza Artificiale, attacchi, crimini informatici, investigazioni e aspetti etico-sociali, Master Data Protection Officer, Consulente esperto qualificato nell’ambito del trattamento dei dati.