Ex parte creditoris

OPPOSIZIONE DECRETO INGIUNTIVO: il creditore può precisare la pretesa in relazione a petitum e causa petendi

La precisazione della domanda – ammessa ex art. 183 cpc – presentata dal convenuto opposto nell’ambito di un procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo può riguardare il petitum e la causa petendi a patto che la domanda così modificata risulti comunque connessa alla vicenda sostanziale dedotta in giudizio e senza che, perciò solo, si determini

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MEDIAZIONE DELEGATA: il termine di 15 giorni non è perentorio

Ai fini della sussistenza della condizione di procedibilità di cui al D.Lgs. n. 28 del 2010, art. 5, commi 2 e 2 bis, ciò che rileva nei casi di mediazione obbligatoria ope iudicis è l’utile esperimento, entro l’udienza di rinvio fissata dal giudice, della procedura di mediazione, da intendersi quale primo incontro delle parti innanzi

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DECRETO SOSTEGNI-BIS: il legislatore ha “imposto” ai giudici di disapplicare i principi Lexitor

La nota sentenza Lexitor pronunciata dalla Corte di Giustizia Europea ha portato alla modifica dell’art. 125 sexies TUB attraverso il c.d. Decreto Sostegni Bis convertito con la legge n. 106 del 23 luglio 2021. Tale riforma può essere applicata ai soli contratti conclusi successivamente all’entrata in vigore della predetta legge, prevedendo che al consumatore possano

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CASO LEXITOR: ancora incertezza, ma chi è legittimato passivo della richiesta ex art. 125 sexies TUB?

Il cliente che lamenta l’omessa riduzione del costo del credito ex art. 125 sexies TUB, con riferimento ad un rapporto oggetto di cessione del credito, deve rivolgere le proprie richieste restitutorie al cedente, non già al cessionario, quanto meno con riferimento alle commissioni qualificabili come costi up front (commissioni di istruttoria, di attivazione e di

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ESTINZIONE ANTICIPATA FINANZIAMENTO: rimborsabili i soli costi c.d. recurring

La sentenza della Corte di Giustizia Europea dell’11 settembre 2019, che ha affermato che in caso di estinzione anticipata dei finanziamenti per iniziativa del cliente, a costui spetterebbe il rimborso di una quota del costo totale del credito, in misura proporzionale rispetto alla durata del credito non goduto, senza distinzione tra costi up front e

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Il singolare teorema della domanda implicita e la sua compatibilità con i principi cardine dell’ordinamento processuale civile

Commento redatto dagli Avv.ti Vincenzo Cretella e Francesca Pansa IL SINGOLARE TEOREMA DELLA DOMANDA IMPLICITA E LA SUA COMPATIBILITÀ CON I PRINCIPI CARDINE DELL’ORDINAMENTO PROCESSUALE CIVILE È legittimo il provvedimento decisorio con il quale il Giudice assegnatario della vertenza dispone per l’accoglimento di una domanda desunta, a parere dello stesso Magistrato, “implicitamente” dal tenore delle

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CONTO CORRENTE: l’invio puntuale degli estratti conto ne comporta la tacita accettazione da parte dei clienti

L’invio degli estratti conto relativi al rapporto in essere con la banca e la mancata contestazione da parte dei correntisti ne comporta la tacita accettazione ai sensi dell’art. 119 TUB n. 3; e l’approvazione degli stessi e/c ai sensi dell’art. 1832 cc. L’asserita apocrifia della firma apposta in calce al bonifico non può essere rilevata

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CONTO CORRENTE: i versamenti eseguiti durante il rapporto hanno funzione ripristinatoria della provvista e non determinano uno spostamento

Con la sentenza n. 24418/10, le Sezioni Unite della Cassazione affermavano testualmente che: “… non può, pertanto, ipotizzarsi il decorso del termine di prescrizione del diritto alla ripetizione se non da quando sia intervenuto un atto giuridico definibile come pagamento che l’attore pretende essere indebito, perché prima di quel momento non è configurabile alcun diritto

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ART. 38 TUB: la violazione non genera nullità in quanto costituisce inosservanza di una regola di comportamento

A mente di un recente orientamento la violazione del limite di finanziabilità, in quanto elemento essenziale del contratto, ne comporta l’intera nullità, salva la conversione in presenza dei relativi presupposti, in un “ordinario” contratto di finanziamento ipotecario ai sensi dell’art. 1424 c.c.. Tale orientamento “impone un limite inderogabile all’autonomia privata in ragione della natura pubblica

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FALLIMENTO: la domanda di insinuazione tardiva di un credito escluso da stato passivo già opposto è inammissibile

In tema di ammissione al passivo fallimentare, la domanda di insinuazione tardiva relativa ad un credito escluso dallo stato passivo per difetto di prova ed oggetto di opposizione ex art. 98 l.fall. dichiarata estinta, è inammissibile in quanto non diversa, per petitum e causa petendi, rispetto a quella già respinta con provvedimento passato in giudicato.

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error: Misure tecnologiche di protezione attive ex art. 11 WIPO Copyright Treaty, §1201 del DMCA, art. 6, dir. 29/2001/CE, art. 102-quater, l. 22 aprile 1941, n. 633, art. 171-ter, l. 22 aprile 1941, n. 633.