L’espansione pervasiva delle comunicazioni elettroniche e delle piattaforme digitali ha trasformato radicalmente la dimensione della fruizione e della circolazione delle opere dell’ingegno. In questo scenario, la tutela del diritto d’autore assume una valenza sistemica non solo sul piano strettamente economico, ma anche su quello dell’equilibrio tra diritti fondamentali in gioco, dell’effettività delle garanzie giurisdizionali e dell’adattamento dell’ordinamento ai fenomeni tecnologici emergenti.
L’evoluzione normativa degli ultimi vent’anni – dalla direttiva 2001/29/CE fino alla più recente direttiva 2019/790/UE – testimonia lo sforzo del legislatore europeo nel costruire un modello di tutela armonizzato, capace di garantire un giusto equilibrio tra i diritti degli autori e la libertà di espressione, di impresa e di accesso all’informazione degli utenti. Tale modello si fonda su alcuni pilastri concettuali ricorrenti: il principio di effettività delle tutele, la proporzionalità delle misure adottate, la neutralità degli intermediari digitali e la coesistenza tra enforcement pubblico e cooperazione privata.
Sul versante nazionale, questi principi trovano attuazione nel d.lgs. 70/2003 – che recepisce la direttiva sul commercio elettronico – e nel regolamento AGCOM approvato con la delibera n. 680/13/CONS, il quale disciplina le procedure amministrative per la rimozione dei contenuti illeciti dalle reti di comunicazione elettronica. L’approccio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni si è progressivamente consolidato intorno al modello del notice and take down, incentrato su meccanismi procedimentali rapidi e alternativi alla giurisdizione, idonei a coniugare tempestività, garanzie partecipative e proporzionalità.
Certo, è chiaro che l’effettività di tali strumenti è stata ed è tuttora oggetto di ampio scrutinio giurisprudenziale. In particolare, le pronunce nazionali e della Corte di Giustizia hanno progressivamente affinato la nozione di “responsabilità dell’intermediario”, delineando i confini tra hosting passivo e hosting attivo, introducendo il principio della conoscenza effettiva dell’illecito quale discrimine essenziale per il sorgere dell’obbligo di intervento, e valorizzando il criterio della “reiterazione” come presupposto per ritenere superata la neutralità tecnica del prestatore.
Queste elaborazioni hanno un impatto diretto sulla possibilità, per i titolari dei diritti, di ottenere misure di tutela non solo nei confronti degli autori materiali della violazione, spesso irreperibili, ma anche nei confronti degli operatori infrastrutturali della rete. La dimensione preventiva, il ruolo degli algoritmi, l’adozione di filtri automatici e le tecnologie di identificazione dei contenuti pongono nuove e complesse sfide, tanto in termini di compatibilità con i diritti fondamentali quanto di bilanciamento sistemico tra gli interessi coinvolti.
Il diritto d’autore nel contesto digitale è oggi terreno di confronto tra esigenze divergenti ma complementari: la protezione della creatività e dell’industria culturale, l’accesso ai contenuti legali, la libertà di comunicazione e la responsabilizzazione degli attori tecnologici. La giurisprudenza, le autorità amministrative e il legislatore europeo sono chiamati a percorrere un sentiero di equilibrio, che sappia coniugare efficienza e tutela dei diritti, innovazione tecnologica e rispetto delle garanzie fondamentali.
Ne abbiamo parlato approfonditamente nell’ultima pubblicazione sulla rivista di Diritto Industriale (premere qui per leggere), ma nelle prossime settimane, nei consueti contributi del lunedì di questo portale, analizzeremo, uno ad uno, gli strumenti e i concetti chiave di questa materia in costante evoluzione: la qualificazione giuridica dei servizi di hosting, la responsabilità derivante dalla conoscenza dell’illecito, le forme di enforcement proporzionale, il ruolo degli intermediari nella cooperazione contro la pirateria digitale e le prospettive aperte dalla direttiva 2019/790/UE.
Per approfondire:
- R. D'ARRIGO, La responsabilità degli intermediari nella nuova disciplina del commercio
elettronico, in Danno e responsabilità, 2004, 3;
- R. D'ARRIGO, G. ALPA, Recenti sviluppi in tema di responsabilità degli Internet Services Provders, Milano, 2002;
- M. BELLIA, G. BELLOMO; M. MAZZONCINI, La responsabilità civile dell'Internet Service Provider per violazioni del diritto d'autore, in Il Diritto Industriale, 4/2012;
- A. BELLAN, Per una reasonable liability: critiche alla responsabilità oggettiva dei provider e tutela dei diritti su internet, in Il Diritto Industriale, 3/2012;
- G. ROSSI, Aste on-line: sulla responsabilità del provider per le aste che si svolgono nel proprio sito si pronuncia la Corte di giustizia, in Contratto e Impresa, 1/2012;
- E. ANDREOLA, Profili di responsabilità civile del motore di ricerca, in La Nuova Giurisprudenza Civile, 2/2012;
- ANTOLISEI, Manuale di diritto penale. Parte speciale, tomo I, a cura di C.F. Grosso, XVI ed., Milano, 2016;
- BISORI, I delitti contro l’onore, in Trattato di diritto penale. Parte speciale, a cura di Cadoppi, Canestrari, Manna, Papa, vol. VIII, Milanofiori Assago, 2010, 3;
- CAPRARO, PINTO, Forum di discussione online, diffamazione e responsabilità: che ruolo gioca il webmaster?, in Riv. pen., 2009, 982;
- CORRIAS, LUCENTE, Il diritto penale dei mezzi di comunicazione di massa, Padova, 2000;
- CORRIAS, LUCENTE, Ma i networks, i service providers e gli access providers rispondono degli illeciti penali commessi da un altro soggetto mediante l’uso degli spazi che loro gestiscono, in Giur. di Merito 2004, 2523;
- CORRIAS, LUCENTE, La diffamazione a mezzo Facebook, in www.medialaws.eu, 25/2/2013;
- DI CIOMMO, Responsabilità dell’Internet hosting provider, diffamazione a mezzo Facebook e principio di tassatività della norma penale: troppa polvere sotto il tappeto, in Foro it., 2017, II, 261;
- FIANDACA - MUSCO, Diritto penale. Parte speciale, vol. II, tomo I, IV ed., Bologna, 2013;
- FIANDACA - MUSCO, Diritto penale. Parte generale, VII ed., Bologna, 2014;
- GALDIERI, Internet e l’illecito penale, in Giur. di Merito, 1998, 856;
- GULLO, Diffamazione e legittimazione dell’intervento penale. Contributo a una riforma dei delitti contro l’onore, Roma, 2013;
- GULLO, Delitti contro l’onore, in Reati contro la persona e contro il patrimonio, a cura di Viganò-Piergallini, II ed., in Trattato teorico-pratico di diritto penale, diretto da Palazzo-Paliero, Torino, 2015, 141;
- IACOVELLO, Art. 595, in Comm. Lattanzi-Lupo, vol. XI, Milano, 2010, 664;
- INGRASSIA, Il ruolo dell’ISP nel ciberspazio: cittadino, controllore o tutore dell’ordine? Le responsabilità penali dei provider nell’ordinamento italiano, in Internet provider e giustizia penale. Modelli di responsabilità e forme di collaborazione processuale, a cura di Luparia, Milano, 2012, 15;
- INGRASSIA, Responsabilità penale degli internet service provider: attualità e prospettive, in Dir. pen. e processo, 2017, 1621;
- MANNA, Beni della personalità e limiti della protezione penale. Le alternative di tutela, Padova, 1989;
- MANNA, Problemi vecchi e nuovi in materia di diffamazione a mezzo stampa, in Arch. pen. (web), 2012, fasc. 3;
- MANNA, Corso di diritto penale. Parte generale, 4ª, Milano, 2017;
- F. MANTOVANI, L’obbligo di garanzia ricostruito alla luce dei principi di legalità, di solidarietà, di libertà e di responsabilità personale, in Riv. it. dir. e proc. pen., 2001, 337;
- F. MANTOVANI, Diritto penale. Parte generale, V ed., Padova, 2007;
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- SCOPINARO, Diffamazione via internet: applicabilità della circostanza aggravante relativa all’uso del mezzo di pubblicità, in Riv. it. dir. pen. e proc., 2001, 1410;
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- SIRACUSANO, Ingiuria e diffamazione, in Digesto pen., VIII, Torino, 1993, 33;
- STEA, La diffamazione a mezzo internet, in Riv. pen., 2008, 1247;
- TURCHETTI, Diffamazione su Facebook: comunicazione con più persone e individuabilità della vittima, in www.penalecontemporaneo.it, 8/5/2014;
- UBIALI, Molestie via Facebook: tra divieto di analogia ed esigenze di adeguamento alle nuove tecnologie,
in www.penalecontemporaneo.it, 5/3/2015;
- ZENO ZENCOVICH, La pretesa estensione alla telematica del regime della stampa. Note critiche, in Dir. informaz. e informatica, 1998, 15;
- ZENO ZENCOVICH, I prodotti editoriali elettronici nella legge 7 marzo 2001, n. 62 e il preteso obbligo di registrazione, in Dir. informaz. e informatica, 2001, 153.
Nicola Nappi
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