⚖️ Nuovo DDL sull’intelligenza artificiale: un impianto normativo strategico e ambizioso
Con l’approvazione definitiva da parte della Camera dei Deputati il 25 giugno 2025, l’Italia potrebbe presto dotarsi di una disciplina organica in materia di intelligenza artificiale. Il Disegno di Legge n. 1146-B (premere qui per leggere), collegato alla manovra finanziaria e in armonia con il regolamento europeo 2024/1689, fissa princìpi generali vincolanti, obblighi di trasparenza e misure di protezione dei diritti fondamentali.
🧭 Principi ispiratori e ambiti di applicazione
Il provvedimento ha un’impostazione dichiaratamente antropocentrica, fondata su un impianto valoriale che include:
- rispetto della Costituzione e dei diritti fondamentali;
- trasparenza, tracciabilità, spiegabilità degli algoritmi;
- non discriminazione e parità di genere;
- sostenibilità ambientale e inclusione.
In particolare, l’art. 3 impone il rispetto dell’autonomia umana, prevedendo l’intervento umano come elemento imprescindibile nei processi decisionali automatizzati.
🔐 Cybersicurezza e protezione dei dati
Il testo rafforza l’interconnessione tra sicurezza informatica e tutela della persona, rendendo la cybersicurezza una precondizione essenziale per l’intero ciclo di vita dei sistemi di intelligenza artificiale.
Novità rilevanti:
- obbligo di localizzazione dei dati strategici su server nazionali (con enfasi sull’e-procurement pubblico);
- garanzie per i minori, con vincoli specifici per l’accesso sotto i 14 anni;
- promozione della pseudonimizzazione, anonimizzazione e sintesi dei dati, anche in ambito sportivo e sanitario.
🏥 Sanità, disabilità e fascicolo sanitario elettronico
Ampio spazio è dedicato agli usi sanitari. L’intelligenza artificiale viene inquadrata come strumento di supporto clinico, ma non sostitutivo del medico, che rimane titolare della decisione terapeutica.
Si prevede inoltre:
- istituzione di una piattaforma nazionale presso AGENAS;
- accesso equo alle cure e ai dispositivi da parte di persone con disabilità;
- semplificazione normativa per l’impiego sperimentale dei dati sanitari, dichiarati di rilevante interesse pubblico.
⚙️ Lavoro e pubblica amministrazione: verso una gestione algoritmica
L’intelligenza artificiale, impiegata nel contesto lavorativo e nelle pubbliche amministrazioni, deve rispettare la dignità della persona e non può costituire una surrogazione dell’attività decisionale umana.
In particolare:
- i lavoratori devono essere informati dell’impiego di strumenti di intelligenza artificiale;
- viene istituito un Osservatorio ministeriale sul lavoro algoritmico;
- le professioni intellettuali sono tutelate con vincoli di trasparenza informativa nei confronti dei clienti.
🧑⚖️ Intelligenza artificiale e giustizia: ausilio, non sostituzione
L’art. 15 garantisce che l’intelligenza artificiale, pur potendo semplificare le attività accessorie degli uffici giudiziari, non possa sostituire in alcun modo la valutazione del magistrato.
📚 Delega al Governo e futuro assetto sanzionatorio
L’articolato contiene due importanti deleghe legislative:
- disciplina dei dati e algoritmi per l’addestramento di modelli;
- adeguamento e tipizzazione dei reati connessi all’impiego illecito di intelligenza artificiale.
Tra i criteri direttivi:
- introduzione di nuove fattispecie penali (es. deepfake lesivi della reputazione);
- regole per l’onere della prova in sede civile;
- norme per l’impiego nelle indagini preliminari.
📖 Diritti d’autore e protezione delle opere generate
Viene finalmente codificata la posizione dell’ordinamento italiano: solo le opere frutto dell’ingegno umano, anche se assistito da intelligenza artificiale, sono tutelate dal diritto d’autore.
Introdotte anche norme sul text and data mining, purché in conformità agli articoli 70-ter e 70-quater della legge n. 633/1941.
🏛️ Istituzioni coinvolte e ruolo strategico dello Stato
Designate due Autorità nazionali:
- AgID, per l’innovazione, la notifica e la certificazione;
- ACN, per la vigilanza, le sanzioni e la cybersicurezza.
Viene inoltre istituito un Comitato interministeriale per il coordinamento delle attività di indirizzo nel campo dell’intelligenza artificiale.
Conclusioni
Il DDL n. 1146-B rappresenta una considerevole svolta nella regolazione giuridica dell’intelligenza artificiale in Italia. Un impianto articolato, integrato con il diritto dell’Unione europea, che mira a coniugare innovazione tecnologica, sovranità digitale e tutela dei diritti umani.
Sarà tuttavia determinante la qualità dell’attuazione regolamentare e legislativa nei prossimi 12 mesi.
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